martedì 26 agosto 2008

SITI CHE SI OCCUPANO DELL'ARGOMENTO

Sullo stesso argomento è possibile consultare,tra gli altri, i seguenti siti:

TERAPIE POSSIBILI

Non si conoscono le cause che provocano la sindrome.
La sindrome da trsfusione, inoltre, non si può prevenire; si può slo diagnosticarla precocemente e intervenire in uno dei seguenti modi:
  1. FETOSOPIA LASER: l'obiettivo di questo metodo è di interrompere le connessioni sanguigne a livello placentare. Attraverso un'operazione in anestesia totale, quindi, si cercano con una microcamera le anastomosi che trasportano il sangue da un feto all'altro e, una volta individuate, vengno "bruciate" con il laser. Questa procedura ferma il processo di malattia complessivamente, permettendo ad ogni feto di completare la gravidanza ma non è certo priva di rischi. L'operazione può infatti non riuscire; nel senso che, non essendo visibili le anastomosi, non si può intervenire su di esse. In caso invece di riuscita (cioè di blocco delle anastomosi), esiste ad oggi il 33% delle possibilità che sopravvivano entrambi i feti, il 33% che ne sopravviva 1 e il 33% che muoiano entrambi: la riuscita dipende da come i feti reagiranno alla nuova situazione che si verrà a creare. Attualmente in Italia questa terapia viene effettuata solo a Milano, presso l'Unità Operativa Complessa di Otetricia e Ginecologia dell' ospedale Buzzi. L'equipe del dott. Lanna ha ereditato con successo la procedura dall'illustre Prof. Nicolini, scoparso agli inizi del 2008. Per infomazioni, visitare il sito http://www.icp.mi.it/ oppure scrivetemi all'e-mail cinzia.grossi@live.it. In Europa, invece, i centri migliori si trovano a Londra, Parigi, Barcellona e Amburgo.
  2. AMNIORIDUZIONE: attraverso questa tecnica si procede al drenaggio del liquido amniotico eccedente, anche più volte nel corso della gravidanza. Questa tecnica comporta molti rischi, oltre che di morte di feti, anche di nascita di uno o entrambi i feti con seri problemi neurologici.
  3. OCCLUSIONE (o CLAMPAGGIO) DEL CORDONE OMBELICALE: l'obettivo di questa tecnica è di arrestare lo scambio fra i feti al livello del cavo ombelicale di uno dei gemelli. La procedura è riservata per i casi più gravi dove sia presente una morte spontanea di uno dei gemelli, oppure il rischio di morte per entrambi.

SINDROME DA TRASFUSIONE FETO FETALE - DI COSA SI TRATTA

Tutte le gravidanze gemellari possono essere compliate da disturbi della crescta, da alcuni tipi di malfrmazioni e da prematurità.

E' invece tipica della GRAVIDANZA GEMELLARE MONZIGOTICA, MONOCORIALE E BIAMNIOTICA la sindrome della TRASFUSIONE FETO FETALE (o TTTS: Twin to Twin Transfusion Syndrome) che colpisce il 15% dei casi.
Si tratta di una malattia che colpisce l'unica placenta condivisa da entrambi i feti.

Esistono infatti vasi sanguigni (detti ANASTOMOSI VASCOLARI) attraverso i quali il sangue va da un gemello all'altro.


Normalmente questo scambio di sangue è bilanciato, cioè avviene in modo bidirezionale (ad esempio dal feto A al feto B e, in egual misura, dal feto B al feto A):





Può però verificarsi uno squilibrio nel passaggio di sangue attraverso queste connessioni vascolari (dette ANASTOMOSI ARTERO-ARTERIOSE): in tal caso, cioè, il sangue va in misura maggiore da un gemello verso l'altro e si instaura la sindrome da trasfusione feto fetale.


Nelle forme lievi, l'ecografia evidenzia una certa differenza nella crescita dei gemelli, ma questo non comporta particolari problemi e i bambini hanno uno sviluppo normale anche dopo la nascita.
Nelle forme severe, invece, l'ecografia evidenzia una quantià di liquido amniotico in eccesso in un sacco (POLIDRAMNIOS), e una quantità molto ridotta nell'altro sacco (OLIGODRAMNIOS) in quanto il gemello che riceve più sangue (detto RICEVENTE) ha un sovraccarico di liquidi e produce più urina mentre il gemello detto DONATORE produce meno urina e il suo sacco tende a diventarepiù piccolo.
Pertanto, i problemi che possono derivare dalla TTTS sono:
  • l'aumento eccessivo di liquido amniotico determina una sovradistensine uterina che può provocare, a sua volta, l' attività contrattile e, quindi, il rischio di parto pretermine;
  • il ricevente si trova a far fronte all'aumento del volume sanguigno e questo può provocargli l'affaticamento del cuore (specialmente nei casi cronici ed a insorgenza più precoce) mentre la crescita del donatore, che si trova con una quantità di sangue inferiore alla norma, può rallentare.
La TTTS, dunque, può provocare la morte in utero o complicazioni gravi di uno o di entrambi i gemelli. La scelta della terapia da seguire e la loro prognosi (cioè come staranno dopo la nascita) dipendono dal'epoca i gravidanza in cui si manifesta la condizione (più è precoce, più è grave) e dalla sua severità, ossia dallo stadio della malattia, classificato dal gruppo di Quintero di Miami nel seguente modo:
  • STADIO 1: POLIDRAMNIOS NEL RICEVENTE, OLIGODRAMNIOS NEL DONATORE;
  • STADIO 2: VESCICA NON VISUALIZZATA NEL DONATORE;
  • STADIO 3: ALTERAZIONI FLUSSIMETRICHE;
  • STADIO 4: IDROPE (= ECCESSO DI LIQUIDI NEI TESSUTI FETALI).
E' molto importante quindi la diagnosi precoce, che viene effettuata mediante controlli ecografici più frequenti rispetto a quelli richiesti per una gravidanza gemellare bicoriale.

lunedì 25 agosto 2008

LA GRAVIDANZA GEMELLARE

La gravidanza gemellare è un evento che si verifica quando si sviluppano due feti.




Può derivare dalla fecondazione di due cellule uovo da parte di due spermatozoi (ovulaione multipla): in questo caso i due zigoti si impiantano nella parete uterina separatamente e questo determina che i gemelli hanno un diverso patrimonio genetico, possono essere di sesso diverso e hanno due placente distinte (GRAVIDANZA BICORIALE - GEMELLI DIZIGOTI).


Questo caso rappresenta il 70% di tutte le gravidanze gemellari. Il tasso di gemellarità aumenta all'aumentare dell'età materna e in caso di familiarità (sulla linea materna, mentre la linea paterna non modifica il rischio di gemellarità).










Oppure può derivare dalla fecondazione di una sola cellula uovo da parte di uno spematozoo, con successiva divisione, per cause sconosciute, della celula uovo fecondata (divisione di uno zigote): in questo caso i gemelli hanno un patrimonio genetico uguale, sono dello stesso sesso e hanno una sola placenta sulla quale si inseriscono i due cordoni ombelicali (GEMELLI MONOZIGOTI). Questo caso rappresenta il 30% di tutte le gravidanze gemellari. L'evnto della divisione dello zigote è deltutto casuale e non è legato a familiarità. A seconda del momento della divisione dello zigote, si possono avere 4 diverse situazioni:

  1. Gravidanza Gemellare BICORIALE (= 2 placente) BIAMNIOTICA (= 2 sacchi amniotici): se la divisione avviene tra il primo ed il terzo giorno dopo la fecondazione. Rappresenta 1/3 dei casi.
  2. Gravidanza Gemelare MONOCORIALE (= 1 placenta) BIAMNIOTICA (= 2 sacchi amniotici): se la divisione avviene tra il 4° e l' 8° giorno dopo la fecondazione. Rappresenta 2/3 dei casi.
  3. Gravidanza Gemellare MONOCORIALE (= 1 placenta) MONOAMNIOTICA (= 1 sacco amniotico): se la divisione avviene tra il 9° e il 12° giorno dopo la fecondazione. Rappresenta l' 1% dei casi.
  4. Gravidanza Gemellare MONOCORIALE MONOAMNIOTICA CON GEMELLI CONGIUNTI (cosiddetti SIAMESI): se la divisione avviene dopo il 13° giorno. Questo caso si verifica molto raramente.




PRESENTAZIONE

Questo vuole essere un piccolo e semplice blog dove trovare informazione sulla sindrome da Trasfusione Feto Fetale (o TTTS: Twin To Twin Trasfusion Syndrome) che purtroppo, ad oggi, colpisce il 15% delle gravidanze gemellari monocoriali.